lunedì 17 dicembre 2018

L'isola che non c'è...

Bologna, Brescia, Milano, Barcellona, Lido di Camaiore, Shanghai, Karlstad, Dozza Imolese, Padova, Lucca, Viareggio, Portofino, Santa Margherita Ligure, Torre del Lago, Londra, Pietrasanta, Los Angeles, Las Vegas, Grand Canyon, Antelope Canyon, Monument Valley, San Francisco, Monterey, Carmel, Venezia.

Per piacere, per lavoro o per semplice diletto... viaggiare per conoscere, per scoprire o per provare nuove emozioni...

"...e ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto, perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te"

sabato 14 luglio 2018

Un tempo per ogni cosa...

Ecclesiaste 3, 1-15

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace..."

mercoledì 4 luglio 2018

Il bicchiere mezzo pieno...

Ognuno ha le sue priorità nella vita.
Chi decide di sposarsi e di avere dei figli.
Chi di comprarsi la casa dei propri sogni e chi di girare il mondo.
E poi c'è chi vuole fare carriera.
È tutto solo una questione di priorità.
Ogni scelta però comporta delle conseguenze e a volte delle rinunce.
Io credo di rientrare nella categoria di persone che ha deciso di dedicarsi al lavoro e alla carriera.
Sono una donna di 41 anni che ama lavorare e che ha fatto delle scelte per il proprio futuro professionale. Una donna che ama guidare come un uomo e che non aspetta che la felicità arrivi, ma che la cerca nel modo di vivere ogni giorno. Una donna indipendente, che quando si guarda indietro può dire a se stessa di essere stata brava.
L'indipendenza però sembra avere delle conseguenze sui rapporti interpersonali.
Sembra spaventare gli uomini, e la carriera sembra suscitare invidia. Tanta invidia.
Ma cosa ci posso fare? Credo nulla...
Sono orgogliosa dei traguardi che ho raggiunto e della donna che vedo riflessa nello specchio prima di andare a letto la sera.
Quindi avanti... e a testa alta, perché il bicchiere è mezzo pieno!

venerdì 30 marzo 2018

Oggi come ieri... ma non come domani...

La fatica ad uscire da un rapporto "malato" la può comprendere solo chi ha provato questa esperienza sulla propria pelle.
Grazie a un'amica, dotata di un'intelligenza sopraffina e di un'ottima capacità di analisi, la ragazza di cui vi voglio parlare sta lentamente aprendo gli occhi sul narcisista della storia che la riguarda e sta iniziando a vivere la sua dote empatica in maniera costruttiva e non più psicologicamente destabilizzante.
Oggi, come a un incontro di alcolisti anonimi, inizia a contare i giorni del distacco. E più i giorni passano e più si capacita della sua forza interiore e dell'importanza di avere un equilibrio mentale. Un equilibrio fondato su una serenità di intenti nell'approccio con il prossimo.
I sensi di colpa indotti dal narcisista, iniziano a fare posto a una crescente autoconsapevolezza di non essere "sbagliati" e di avere un diritto (altrettanto importante a quello del narcisista) di affermare le proprie idee e, ancora più, le proprie emozioni.
La paura del "confronto" inizia a scemare e con lei, in maniera inversamente proporzionale, cresce il livello di autostima.
Lungi da me dispensare psicologia da quattro soldi e salire in cattedra, quanto invece essere solo una portavoce della lenta e faticosa "uscita dal tunnel della dipendenza" di questa ragazza, in modo che possa servire, a chi ancora fatica a crederci, che tutto è possibile.

"Ci sono due giorni all'anno in cui non si può fare niente. Uno si chiama ieri e l'altro si chiama domani, perciò, oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere!”
- Dalai Lama -

domenica 28 gennaio 2018

Pensieri e ricordi...

Crescere a volte significa fare un passo indietro per fare due passi in avanti. Significa riconoscere quello che ci fa male per poterlo mettere da parte. Significa capire che bisogna circondarsi di persone positive, che amino vivere e che non passino il tempo a lamentarsi. Crescere a volte significa girare pagina, iniziare un altro capitolo o passare ad un nuovo libro. Significa liberarsi delle cattive abitudini, smettere di concedersi ai vizi, rinunciare al desiderio di abbandonarsi a gola e lussuria, a pigrizia e ira.
Prima o poi in fondo arriva per tutti il momento in cui la vita ci presenta il conto. E forse per quel momento saremo invecchiati, forse saremo più saggi o forse avremo ancora domande che non trovano risposte. Comunque sia voglio pensare che sarà bello ricordare il passato, guardando vecchie fotografie scattate mentre la musica ci faceva ballare fino a notte fonda e le bollicine ci facevano ridere alle lacrime... fiumi di bollicine!
E voglio credere che ripenseremo serenamente a tutte le persone che abbiamo conosciuto e a come abbiano segnato la nostra esistenza. Penseremo agli amici inossidabili divenuti degli estranei e a dei perfetti sconosciuti che ci hanno accompagnato fino alla vecchiaia. Penseremo a chi è entrato e a chi è uscito dalla nostra vita, a chi è rimasto e a chi è scappato, a chi ci ha donato e a chi ci ha tolto.
E tutto sommato sarà bello poter guardare la persona che siamo oggi, pensando di essere migliori di ieri, grazie alle scelte che abbiamo fatto e soprattutto alle persone che abbiamo incontrato.