giovedì 25 maggio 2023

Le persone giuste

Le persone giuste sono delle perle rare.
Quando si tratta di prendere decisioni, sono persone capaci di sollevare il proprio giudizio personale, di discernere il bene dal male, e di rimanere obiettive, senza farsi condizionare da emozioni e pregiudizi.
Sono persone da ammirare, perché essere giusti, comporta impegno e fatica: occorre analizzare ogni situazione da più punti di vista, preservando onestà e integrità, e accettando consapevolmente di non avere sempre un riscontro positivo. Per alcune persone infatti, a volte per molte, la "giustizia comportamentale" può essere fastidiosa e ingombrante.
Ad oggi, ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone giuste, poche ma buone, e ognuna di loro mi ha lasciato lo stesso insegnamento: bisogna "allenarsi" ad essere imparziali, avendo sempre e comunque rispetto per chi si ha di fronte.
Grazie per essere un modello da seguire e una fonte di grande ispirazione.

venerdì 9 settembre 2022

I 6 stadi del dolore...


1 - SHOCK E PANICO

Totale agitazione, ansia e perdita di lucidità. Telefonate a profusione ad amiche e amici nella speranza di avere risposte e spiegazioni, ripercorrendo a voce alta tutta la "storia", ogni gesto, ogni parola.

2 - NEGAZIONE E LACRIME

Consapevolezza ma non accettazione, accompagnata da pianti scroscianti, come la Pioggia nel Pineto di D'Annunzio. Le lacrime non si esauriscono in questo stadio, ma diminuiscono lentamente con il tempo, diminuiscono di intensità e di frequenza. Diminuiscono, stadio dopo stadio.

3 - SMARRIMENTO E SENSO DI COLPA

Divorata da un senso di impotenza, per un qualcosa che poteva essere ma non è stato, per aver creduto, sognato e sperato di aver trovato la fetta di pane che ben si accompagnava con la nutella. Rimessa in discussione di me stessa, di ogni parola detta e scritta, rileggendo chat all'infinito e riguardando foto ormai consumate dal tempo. 

4 - AUTOCOMMISERAZIONE

Paura di non essere adatta ad amare e ad essere amata. Paura di invecchiare da sola. Paura della singletudine.

5 - RABBIA E RIMOZIONE

Forse sarebbe il caso che la rabbia venisse fuori prima... ma così è la vita. Cancellazione di chat, foto e ogni materiale che possa richiamare a lui. Il ricordo resta, quello è indelebile, perché le persone non si dimenticano, non le persone che, anche solo per un breve lasso di tempo, hanno attraversato la nostra vita, ci hanno fatto sorridere e sentire al sicuro, accarezzandoci nel profondo. Inizia a cambiare il modo in cui le vediamo.

6 - ACCETTAZIONE E SERENITÀ

Inizio del distaccamento grazie ad una presa di coscienza di quanto è accaduto, in maniera un po' più obiettiva. La serenità, quella cosa a molti sconosciuta, ma forse ben più importante della felicità. L'ultimo stadio del dolore, ma in realtà il primo della nuova me, pronta a ripartire, senza un compagno, ma con la migliore compagna del mondo: me stessa!

lunedì 18 gennaio 2021

Pressione sociale

Quello che pensano gli altri influenza quotidianamente la vita di molti... o forse solo di alcuni.
Con il passare degli anni generalmente si acquisisce una maggiore consapevolezza di noi stessi, delle nostre capacità e dei nostri limiti. Eppure sembra che a volte non si riesca comunque a fare quel passo in avanti che può essere un bene per noi stessi, prima che per gli altri.
Saranno forse le domande che si ripetono a Natale, le visite ai parenti e gli sguardi di pseudo compatimento che alcune persone ci rivolgono.
Siamo stanchi di combattere per raggiungere la soddisfazione degli altri, stanchi di appagare le loro aspettative anziché le nostre. Inevitabilmente ci facciamo risucchiare dal vortice del sentirci inadeguati e non accettati per quello che siamo e per quello che siamo in grado di dare. Come se il nostro bene dipendesse sempre e comunque dall'appagamento delle aspettative altrui.
Prima iniziamo a chiederci quale sia la soluzione, lasciando perdere la ricerca della causa, e forse prima faremo quel famoso passo in avanti.
Non sempre possiamo trovare risposte nell'esaminare il nostro passato. A volte dobbiamo fermarci al presente, cercando in esso una soluzione che ci consenta di tornare in equilibrio. Perché senza equilibrio non possiamo stare in piedi, non possiamo riprendere a camminare e nemmeno iniziare una nuova strada. Qualunque sia poi la destinazione dove la stessa ci porterà...

venerdì 20 settembre 2019

L'arte di mettersi in discussione

Ciò che è diverso spaventa e incuriosisce al tempo stesso.
Una cultura, una religione, una nuova persona, un nuovo modus operandi in controtendenza alla prassi.
Perché? Perché esplorare nuovi modi di pensare e fare nuove scelte suscita sentimenti contrapposti ma a volte complementari? Perché ci sentiamo "bloccati"?
La conoscenza rende liberi... così si dice. Liberi di pensare e liberi di agire.
Eppure il blocco, tanto emotivo quanto razionale, prevale.
Dovremmo sentirci arricchiti dalla scoperta del "diverso", arricchiti nell'avere una nuova strada di pensiero e azione.
La scoperta di qualcosa di nuovo che offre un'alternativa.
Una strada diversa che spesso vorremmo avere per fuggire dall'ordinario, per evadere dalla routine, per reinventarci un nuovo modo di vivere, un nuovo futuro.
Darwin, Pirandello, Einstein, Buddha... ambiti diversi e insegnamenti diversi.
Una sola possibilità: stravolgere l'ordinario per aprire nuovi orizzonti.


lunedì 17 dicembre 2018

L'isola che non c'è...

Bologna, Brescia, Milano, Barcellona, Lido di Camaiore, Shanghai, Karlstad, Dozza Imolese, Padova, Lucca, Viareggio, Portofino, Santa Margherita Ligure, Torre del Lago, Londra, Pietrasanta, Los Angeles, Las Vegas, Grand Canyon, Antelope Canyon, Monument Valley, San Francisco, Monterey, Carmel, Venezia.

Per piacere, per lavoro o per semplice diletto... viaggiare per conoscere, per scoprire o per provare nuove emozioni...

"...e ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto, perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle, forse è ancora più pazzo di te"

sabato 14 luglio 2018

Un tempo per ogni cosa...

Ecclesiaste 3, 1-15

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace..."

mercoledì 4 luglio 2018

Il bicchiere mezzo pieno...

Ognuno ha le sue priorità nella vita.
Chi decide di sposarsi e di avere dei figli.
Chi di comprarsi la casa dei propri sogni e chi di girare il mondo.
E poi c'è chi vuole fare carriera.
È tutto solo una questione di priorità.
Ogni scelta però comporta delle conseguenze e a volte delle rinunce.
Io credo di rientrare nella categoria di persone che ha deciso di dedicarsi al lavoro e alla carriera.
Sono una donna di 41 anni che ama lavorare e che ha fatto delle scelte per il proprio futuro professionale. Una donna che ama guidare come un uomo e che non aspetta che la felicità arrivi, ma che la cerca nel modo di vivere ogni giorno. Una donna indipendente, che quando si guarda indietro può dire a se stessa di essere stata brava.
L'indipendenza però sembra avere delle conseguenze sui rapporti interpersonali.
Sembra spaventare gli uomini, e la carriera sembra suscitare invidia. Tanta invidia.
Ma cosa ci posso fare? Credo nulla...
Sono orgogliosa dei traguardi che ho raggiunto e della donna che vedo riflessa nello specchio prima di andare a letto la sera.
Quindi avanti... e a testa alta, perché il bicchiere è mezzo pieno!